ASSOCIAZIONE CULTURALE MERIDIONALISTA - PROGRESSISTA

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domenica 7 giugno 2015

Considerazioni sulle regionali 2015



di  Amalia Spanò

Anche questa è andata. Anche le elezioni regionali in 7 regioni italiane ormai sono alle spalle.
Al Nord il dato più rilevante è l’avanzata, anche prevedibile, della Lega con forse l’inaspettato risultato in Toscana (secondo partito). Il PD non ne esce granchè bene in particolare con la sconfitta in Liguria, unica regione dove la minoranza del partito tira fuori gli attributi e con Renzi incavolato e quasi sorpreso che oltre ai lamenti i suoi contestatori interni dopo tante parole siano passati ai fatti.
Al Sud, che a noi interessa di più, il Pd va meglio ma è proprio il vero PD quello vincente? Il successo di Emiliano (ottima scelta dei nostri amici del Partito del Sud) e la vittoria dell’anarchico personaggio De Luca quanto hanno a che fare con il partito ed il renzismo? Il meridionalismo da un bel segnale proprio assieme al Michele pugliese. La lista “Emiliano Sindaco di Puglia” s’attesta al 9,21% con buoni risultati in termini di voto dei 5 candidati diretti e/o sostenuti dal PdelSUD con cui condivisi programmi ed accordi con oltre 11.000 preferenze tra cui  il candidato Liviano eletto. Significativo il fatto che Emiliano abbia inserito 3 punti del Partito del Sud nel suo programma ed abbia girato in campagna elettorale con il loro libro ”Con il Sud si riparte” sempre ben in evidenza; libro contenente la sua introduzione e la prefazione del suo amico e altro personaggio politico di spicco al Sud Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. Insomma Puglia foriera di ottime progettualità in salsa meridionalista.
In Campania lo scontro tra i due dinosauri De Luca e Caldoro, con la vittoria del salernitano e “normanno” Vincenzo (come ama definirsi lui per distinguersi dai napoletani troppo inclini – sempre secondo lui - a delinquere) che ha vinto non solo le elezioni ma anche la gara di chi facesse più dichiarazioni destrorse tra i due e arruolasse più frange reazionarie. Incredibile che alcuni movimenti paladini del Sud, che impropriamente s’appellano meridionalisti, le abbiano tentate tutte, sponsorizzandolo, pur di esserci con lui con liste poi miseramente naufragate alle certificazioni. Altra esperienza discutibile quella isolazionista della lista capeggiata dal candidato dal cognome troppo popolare per il suo ostentato aplomb inglese, e per le quanto meno singolari proposte come lo “scontrino parlante”,che, al di là della giustezza, si fa fatica a individuare come prioritarie in un Sud afflitto da ben più gravi e urgenti problemi. Lista dall’eterogenea composizione, includente di tutto un po’ : alcune brave persone, diversi nostalgici di passate monarchie, qualche giovane davvero improponibile nelle sue esternazioni, alcuni reazionari..insomma un’insieme, ad esser buoni, molto discutibile. Uno 0,7% circa che, nonostante gli sforzi, nulla ottiene e nulla incide. 
In Campania si sapeva che la contesa era fra De Luca e Caldoro, col sindaco di Napoli volutamente assente in dichiarazioni e sostegni. Se testimonianza doveva esserci è comprensibile anche qua quella dei nostri amici del PdelSUD, che volutamente hanno dato un solo ed unico candidato nella lista ”Sinistra al lavoro” per dichiarare ed attestare una collocazione politica, senza alcuna mira elettiva, dove almeno albergassero valori di fondo condivisibili.
Insomma è andata, augurandosi che la coerenza delle scelte d’ognuno venga rispettata in un futuro prossimo che vede le comunali di Napoli del 2016 come prossimo appuntamento elettorale, evitandoci assalti al carro che testimonierebbero solo, qualora ce ne fosse bisogno, l’incongruenza e l’opportunismo politico animato più da mire personali che da sbandierate posizioni di nuove e presunte verginità.

Amalia Spanò
Socio Promotore e Fondatore di Rubriche Meridionali